Integrazione territorio-ospedale, ampia partecipazione al corso congiunto tra Azienda Ospedaliera di Terni e USL Umbria 2
Integrazione tra territorio e ospedale, continuità assistenziale e sicurezza del paziente. Questi i temi del corso di formazione che si è svolto questa mattina dedicato al Percorso di cura integrato: appuntamento che ha registrato un’ampia partecipazione del personale sanitario dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni e della USL Umbria 2.
I lavori si sono aperti con l’introduzione della dottoressa Emanuela Santuro, responsabile scientifico dell’evento insieme alla dottoressa Monica Donati e al dottor Emanuele Orlandi, seguita dai saluti istituzionali del direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Terni Domenico Montemurro, del direttore sanitario della USL Umbria 2 Alfredo Notargiacomo, del professor Gaetano Vaudo, direttore del Dipartimento di Medicina Generale e Specialistica, e della dottoressa Laura Fontetrosciani, responsabile del Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Ostetrico.
Nel corso della prima sessione, dedicata ai modelli organizzativi e al coordinamento tra i servizi, il dottor Massimo Rizzo ha approfondito il tema dell’integrazione ospedale-territorio come sfida centrale per il sistema sanitario e per le professioni, mentre il dottor Sergio Catanzani ha illustrato il ruolo dell’Hospitalist come figura di collegamento tra reparto e territorio. La dottoressa Alessandra Ascani ha poi affrontato il tema dell’ufficio dimissioni protette, soffermandosi su governance, funzioni e sinergie con i servizi territoriali. Ampio spazio è stato riservato al ruolo della Centrale Operativa Territoriale, con gli interventi delle dottoresse Cinzia Paolucci e Catia Rosati, che hanno illustrato funzioni e integrazione operativa con il setting ospedaliero.
La seconda sessione ha posto l’attenzione sulla gestione del rischio clinico e sulla sicurezza del paziente nella transizione di cura. Il dottor Stefano Trastulli ha approfondito il tema dell’handover e del passaggio di consegne per garantire la continuità assistenziale, mentre la dottoressa Annalisa Montecaggi ha evidenziato il ruolo dell’infermiere come promotore della cultura della sicurezza delle cure. La dottoressa Valeria Carnassale ha infine illustrato il valore della cartella clinica elettronica condivisa come strumento di comunicazione multiprofessionale.
Il corso ha rappresentato un momento di confronto concreto e operativo tra professionisti di diversi ambiti, rafforzando una visione condivisa di integrazione tra ospedale e territorio come elemento strategico per migliorare la qualità, la sicurezza e l’efficacia dei percorsi di cura, in linea con gli obiettivi regionali e nazionali di sviluppo del sistema sanitario.
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